Completiamo la guida parlando della copertura per i danni indiretti, il furto e la tutela legale
Prosegue il nostro percorso alla scoperta delle principali coperture a tutela dell’impresa. Se ti sei perso la prima parte, la puoi trovare qui (clicca qui).
Sappiamo che il verificarsi di un danno ai beni produce, nella stragrande maggioranza dei casi, una perdita anche dal punto di vista della produzione.
Si pensi ad esempio ad un incendio che interessi una particolare zona del capannone. Sia che le fiamme abbiano interessato i macchinari sia che abbiano interessato esclusivamente i muri, è indubbio che tale episodio blocchi o rallenti la produzione, comportando conseguentemente una perdita della capacità produttiva aziendale.
Tale perdita può incidere in maniera davvero rilevante sul conto economico dell’impresa in quanto sbilancia in negativo l’equilibrio tra entrate e uscite, con i costi fissi che continuano a correre mentre i ricavi si bloccano o diminuiscono.
In un momento in cui, quindi, l’azienda avrebbe bisogno di un maggior sostegno (in quanto colpita da un danno diretto più o meno rilevante), l’impresa si trova a dover fronteggiare un blocco parziale o totale della produttività che può essere di entità anche maggiore rispetto al danno diretto.
Tale danno di tipo patrimoniale, nel campo assicurativo, si chiama danno indiretto.
La risposta assicurativa al danno indiretto è la polizza (o garanzia) “Danni Indiretti”. Ci sono varie tipologie di polizze “Danni indiretti”, differenti in base alla modalità di calcolo dell’indennizzo. In questa sede tralascio la spiegazione puntuale delle varie formule puntando, invece, sul fatto che per la sua complessità questa polizza è spesso sottovalutata dagli assicuratori stessi.
Invece essa è di vitale importanza in quanto il danno indiretto può avere sia degli effetti temporanei (dovuta alla perdita di produttività limitata alla ripresa del normale ciclo) sia permanenti (a causa spesso della perdita di quote di mercato o anche della perdita di prestigio). Senza contare che vi possono essere delle multe o penali per mancata o ritardata consegna delle merci che incidono ulteriormente in negativo.
Tutte elementi che per essere coperti non possono che essere inclusi in una polizza danni indiretti che, per l’importanza che riveste, dovrebbe essere sempre presente in un piano assicurativo che voglia definirsi completo.
Per quanto riguarda la necessità di assicurare i beni aziendali dal furto, la garanzia o la polizza che non deve mancare è la polizza Furto (appunto!).
La garanzia furto è comunemente assicurata a “primo rischio assoluto” cioè indicando una somma massima entro cui l’assicurazione “paga” senza considerare l’intera esistenza dei beni (cosa che elimina il problema della regola proporzionale tipico delle polizze incendio – vedi prima parte).
Nel furto delle merci in azienda sono da annotare particolari elementi che hanno una considerevole rilevanza all’interno di questa garanzia: in particolare sono molto importanti i mezzi di chiusura dei locali come anche le caratteristiche costruttive.
La presenza o meno di locali comunicanti e, al contrario, di locali in corpi separati incide sul rischio e sull’operatività di polizza. E sulla “distribuzione” delle partita assicurate nel caso di polizza a certificati.
Infatti, se la polizza furto è costruita considerando una particolare situazione dei mezzi di chiusura, qualora vi fossero dei locali comunicanti e alcune chiusure non fossero sempre conformi alle caratteristiche di sicurezza richieste la garanzia (o dichiarate), di sicuro la polizza ne risentirebbe in peggio. Con conseguente inoperatività o applicazioni di scoperti penalizzanti.
Di particolare rilevanza, nella garanzia furto nelle imprese, l’estensione ai danni da atto vandalico, il furto commesso dai dipendenti al di fuori dell’orario (cosa per nulla rara) o il furto agevolato dall’utilizzo di veicoli dell’assicurato (si, abbiamo visto pure quello).
Infine, una certa attenzione bisogna averla nella scelta dei sottolimiti relativamente, soprattutto, alle merci speciali, stampi e cose particolari.
La garanzia furto, ti ricordo, ti “viene buona” anche per assicurare i danni (detti guasti) cagionati dai ladri ai serramenti ed ai fissi ed infissi.
La stesura di una polizza furto (o l’inserimento di tale garanzia in una polizza multirischi) deve essere molto attenta. Proprio nei normativi “standard” di molte multirischi, bisogna porre grande attenzione a ciò che dice la polizza, inserendo, eventualmente, delle deroghe “a testo libero” che rendano la copertura idonea al tuo particolare rischio.
Ultimo elemento da trattare è la Tutela Legale che però, ultimo per importanza non lo è affatto.
Sulla Tutela legale va specificato che è una garanzia (o una polizza) che opera in maniera sinergica con la polizza di Responsabilità Civile Terzi.
Infatti, nei casi di danni causati coperti dalla polizza di RCT, l’assicuratore di Responsabilità civile può decidere di gestire la vertenza legale a proprie spese (solitamente nei limiti di un quarto del massimale di polizza) assumendo quindi ogni tipo di decisione in merito al fatto assicurativo comprese le eventuali spese di resistenza.
In tali casi, la polizza di Tutela Legale è consuetudine che non intervenga, lasciando spazio alla sola parte di R.C. Terzi, oppure può intervenire se le somme messe a disposizione dalla polizza di RCT non dovessero essere sufficienti.
In tutti gli altri casi, e penso soprattutto al verificarsi di danni subiti, difese penali colpose, controversie contrattuali e danni causati a cui non vuole partecipare l’assicuratore di RCT per l’azione di resistenza, la polizza di Tutela Legale è lo strumento indispensabile a coperture dei propri interessi.
Essa pagherà, infatti, tutte le spese giudiziari, stragiudiziali, peritali e di indagine, che possono sorgere all’interno di un fatto che porta ad un contenzioso legale.
In questa sede non tratteremo l’argomento nello specifico, ma la polizza di Tutela Legale è particolarmente complessa per le possibili estensioni (e soprattutto esclusioni). Sottolineo che è molto importante conoscere bene quale sia l’operatività temporale della garanzia, soprattutto in funzione dei fatti generati da obbligazioni “contrattuali”, dove sicuramente operano delle carenze di garanzia anche di alcuni mesi.
Dunque, chiudiamo qui questo breve excursus circa quelle che sono le principali garanzie a tutela dell’azienda.
Ognuna di esse riveste la propria importanza, ma è di tutta evidenza che ve ne sono alcune insopprimibili per la quale “l’autoassicurazione” sarebbe davvero pericolosa (penso alla polizza di Responsabilità Civile ad esempio).
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Stay tuned
Ilie Rizzato